Coronavirus, Axel Merckx auspica un rinvio anche del Tour: “Ricominciamo su una pagina bianca il prossimo anno”
Axel Merckx sta vivendo dall’altra parte dell’oceano l’emergenza Coronavirus. Il Team Manager della Hagens Berman – Axeon, formazione quest’anno tornata nella categoria Continental dopo alcune stagioni tra le Professional, si trova infatti attualmente in Canada, dove risiede da quando si è ritirato dall’attività agonistica: “Per il momento, non siamo obbligati a rimanere a casa qui. Dobbiamo solo usare il nostro senso di responsabilità – dice a Sporza il figlio di Eddy che vive in un piccolo centro – Viviamo anche piuttosto appartati: Kelowna non è una grande città. Ma alla fine andremo nella stessa direzione del Belgio, speriamo solo non più di tanto”.
Al momento dell’intervista i Giochi Olimpici non erano stati ancora rinviati ufficialmente, ma in ogni caso il suo pensiero riguardo a questo argomento andava per lo più agli atleti: “Soprattutto quelli più anziani che puntano ai Giochi per l’ultima volta o hanno ancora la possibilità di vincere una medaglia. Spesso fermano tutto per andare ai Giochi e fanno anche pesanti sforzi finanziari”. Per i ciclisti non è comunque una perdita insanabile: “Fortunatamente, i ciclisti hanno obiettivi diversi dai Giochi. Una gara olimpica è speciale, ma hanno ancora un Campionato del Mondo ogni anno…”.
Il dirigente belga non vedrebbe di buon occhio la conferma in toto del Tour de France: “Quando quella carovana passa davanti alla tua porta, nessuno resta in casa. Il Tour dovrà quindi riflettere attentamente sulle conseguenze. Lo sport è secondario quest’anno, ricominciamo su una pagina bianca il prossimo anno“.
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